UNA BELLISSIMA POESIA DI GIOVANNI PASCOLI: 10 AGOSTO. LA PUBBLICHIAMO IN SUO ONORE E IN QUELLO DI SAN LORENZO


   
10 AGOSTO
San Lorenzo, io lo so perché tanto
di stelle per l’aria tranquilla
arde e cade, perché si gran pianto
nel concavo cielo sfavilla.Ritornava una rondine al tetto:
l’uccisero: cadde tra spini:
ella aveva nel becco un insetto:
la cena de’ suoi rondinini.Ora è là, come in croce, che tende
quel verme a quel cielo lontano;
e il suo nido è nell’ombra, che attende,
che pigola sempre più piano.Anche un uomo tornava al suo nido:
l’uccisero: disse: Perdono;
e restò negli aperti occhi un grido:
portava due bambole in dono…

Ora là, nella casa romita,
lo aspettano, aspettano in vano:
egli immobile, attonito, addita
le bambole al cielo lontano.

E tu, Cielo, dall’alto dei mondi
sereni, infinito, immortale,
oh!, d’un pianto di stelle lo innondi
quest’atomo opaco del Male!

 

Autore: Giovanni Pascoli.X Agosto. Caratteristiche: dedicata alla tragica morte del padre, avvenuta il 10 agosto 1896, la poesia si compone di sei quartine di decasillabi e novenari, con rime alternate secondo lo schema ABAB. Frase celebre«oh! d’un pianto di stelle lo inondi / quest’atomo opaco del Male!»

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